Fiabe orientali
I protagonisti
Ti presento i burattini protagonisti di questo spettacolo:
Il saggio
Vi sorprenderà con le sue massime!
L'antagonista
Ha davvero tanto da imparare…
La trama delle Fiabe Orientali
Nei i miei spettacoli del teatrino dei burattini ho scelto, tra le altre, di rappresentare delle fiabe orientali per la profondità e saggezza in esse contenute. Ti presento, in sintesi, le loro trame.
Fiabe Orientali: Classici daoisti
Zhuangzi e la tartaruga
Zhuangzi stava pescando nel fiume Pu, quando il re di Chu gli inviò due ministri con questo messaggio:
“Il nostro re vorrebbe coinvolgerti nell’amministrazione dello stato”.
Zhuangzi continuò a pescare senza degnarli di uno sguardo.
Poi disse: “Ho udito che in Chu c’è una tartaruga magica, morta da tremila anni. Il re la tiene in uno scrigno collocato in un luogo elevato nel tempio dei suoi antenati, avvolta in un panno ricamato. Pensate che questa tartaruga preferisca essere venerata come una preziosa reliquia o che preferirebbe essere viva e trascinare la sua coda nel fango?”.
I due ministri risposero: “Preferirebbe essere viva e trascinare la sua coda nel fango.”
“Andatevene”, disse Zhuangzi, “lasciatemi qui a trascinare la mia coda nel fango”.
– Zhuangzi, classico Daoista –
Fiabe Orientali: Classici zen
Cielo e inferno
Un samurai chiese a un maestro di spiegargli la differenza tra il cielo e l’inferno. Senza rispondergli, il maestro si mise a insultarlo pesantemente. Infuriato, il samurai sguainò la spada per mozzargli la testa.
«Questo è l’inferno» disse il maestro prima che il samurai passasse all’azione. Il guerriero, colpito da queste parole, si calmò all’istante e rinfoderò la spada.
Dopo che ebbe compiuto questo gesto, il maestro aggiunse:
«E questo è il paradiso.»
– Koan Zen, tratto da “Il dito e la luna” –
Tu sai chi hai davanti?
Un potente guerriero, a capo del suo esercito, invase un paese vicino. Preceduto dalla sua reputazione, nessuno si azzardava a contrastarlo e avanzava attraversando regioni deserte. Tutti fuggivano davanti a lui.
Un giorno, in un paesino, entrò in un tempio e scoprì un uomo dall’età indefinibile, seduto, impassibile, nella posizione del loto. Il guerriero, interpretando la presenza immobile dell’anziano come un gesto di sfida, infuriato, sguainò la spada.
«Sai chi hai davanti, vecchio impudente? Potrei trafiggerti il cuore con questa spada senza battere ciglio.»
Senz’ombra di preoccupazione, l’anziano gli rispose:
«E tu, sai chi hai davanti? Io posso farmi trafiggere il cuore senza battere ciglio.»
– Koan Zen, tratto da “Il dito e la luna” –