Il pescatore e sua moglie

Foto del Pescatore, personaggio per lo spettacolo Il Pescatore e sua Moglie, del teatrino dei burattini di magiediemy.it

Il pescatore e sua moglie

I protagonisti

Ti presento i burattini protagonisti di questa fiaba:

Il pescatore

Il poveretto fa tutto ciò che la moglie gli chiede…

La moglie del pescatore

Non si accontenta mai…

Il rombo dorato

Un pesce magico che esaudisce i desideri!

Nei miei spettacoli ho scelto, fra le altre, di rappresentare la fiaba dei Fratelli Grimm “Il pescatore e sua moglie”, per la morale e i messaggi che contiene. Nel mio teatro di burattini si mette in scena la brama della moglie di un povero pescatore di diventare sempre più ricca, sempre più potente, sino a voler diventare come… Leggi la trama e scoprirai cosa vuole diventare!

La Trama di “Il Pescatore e sua moglie”

Il pescatore e la moglie

C’erano una volta un povero pescatore e sua moglie. Erano così poveri che vivevano in un tugurio in riva al mare. Tutti i giorni da tantissimo tempo, egli andava al mare per pescare. Un giorno se ne stava lì con la canna da pesca fra le mani, guardando l’acqua chiara, e qualcosa tirò la canna: era un grande rombo, che gli parlò, dicendo: “Ti prego, liberami, sono un principe stregato!”. Così l’uomo lo liberò e tornò a casa.

Il primo desiderio di Ilsebil

Tornato a casa, il pescatore raccontò alla moglie che aveva pescato un grosso rombo, che gli aveva detto d’essere un principe stregato e lo aveva implorato di liberarlo dall’amo. La moglie era perplessa che il marito non gli avesse chiesto nulla in cambio, così lo costrinse a tornare al mare per chiedere al rombo di dare loro una bella capannuccia al posto del loro tugurio sporco e puzzolente. Il pescatore vide che il mare era giallo e verde; gridò: “Omino, ometto vieni qui a parlare! Rombo rombetto dal fondo del mare! Ilsebil si chiama mia moglie, non è come me. Ha le sue voglie!” Il rombo arrivò e chiese cosa volesse. Il pescatore gli disse che desiderava una capannuccia e il rombo rispose: “Torna a casa, la capanna è già lì!”.

Il secondo desiderio della moglie del pescatore

Tornato a casa, il pescatore vide la moglie sull’uscio di una capanna, e c’erano la camera da letto, una stanza, una cucina e sul retro c’erano anche un cortile e un orto. Esclamò: “Ah, ora saremo felici!”. Per alcuni giorni vissero nella capanna, ma la moglie del pescatore un giorno disse: “La capanna è troppo piccola, voglio un castello di pietra. Vai dal rombo e chiedigli di darci un castello!”. Il marito non voleva andare, ma fu costretto dalla moglie. Tornò al mare, che era diventato grigio, violetto e blu scuro, e gridò la sua cantilena. Il rombo arrivò e disse: “Cos’altro vuole tua moglie da me?”. Il pescatore raccontò del castello, e il rombo gli disse di tornare a casa, che il castello era già lì.

Il pescatore torna al castello

Una volta arrivato a casa, trovò la moglie sulla porta di un castello, con tanti servitori, mobili in oro. Sul retro un grande parco con animali e stalle. Il pescatore esclamò: “Oh, ora vivremo felici!”. Ma la moglie rispose: “Ci penseremo”, e andarono a dormire.

Il terzo desiderio della moglie del pescatore

Il giorno seguente, la moglie del pescatore si svegliò all’alba e sgomitò sul marito, dicendo: “Marito, alzati! È tempo di diventare re e regnare su tutto il paese”. Egli rispose che non voleva diventare re, invece lei sì. E lo mandò al mare a chiedere al rombo di farla diventare re. Così andò ma di malavoglia, preoccupato per l’idea della moglie, e vide il mare grigio e nero, e l’acqua gorgogliava sul fondo. Chiamò il rombo con la sua ormai solita cantilena e il rombo giunse e gli chiese cosa volesse la moglie. Il pescatore raccontò il desiderio della moglie di diventare re e il rombo lo rimandò a casa, dicendogli che sua moglie era già re.

Il quarto desiderio di Ilsebil

Quando il pescatore tornò al palazzo, trovò la moglie su un grande trono d’oro e diamanti, con in testa una grande corona d’oro e intorno tanti soldati, trombe e grancasse, due file di damigelle ai lati del trono. Il marito disse : “Oh, moglie, adesso sei re! Non abbiamo più niente da desiderare”. Ma lei rispose: “Eh no, mi prudono le mani! Non posso aspettare, voglio diventare imperatore!”. Il pescatore era sconvolto, ma la moglie lo costrinse con il suo potere regale e lui dovette tornare al mare a chiamare il rombo. Il mare era nero e gonfio e c’era un forte vento che formava tante onde. Con la sua cantilena chiamò il rombo, che arrivò chiedendo cosa sua moglie volesse. Il pescatore raccontò del desiderio di essere imperatore e lui lo mandò a casa dicendo che sua moglie lo era già.

Il quinto desiderio della moglie del pescatore

Il pescatore tornò al castello e trovò sua moglie su un trono molto, molto alto, tutto d’oro. In testa aveva una grande corona alta due braccia e tempestata di pietre preziose. Tutti le si inchinavano dinanzi. Il marito le disse: “Oh moglie, che bello che sei imperatore!”. Lei gli disse: “Marito cosa fai ancora lì impalato! Voglio diventare papa!”. Il marito cercò di avvertirla che la faccenda sarebbe finita male, ma lei gli imperò di tornare dal rombo. Così tornò al mare, era fiacco e non si reggeva sulle gambe; c’era un vento fortissimo e il mare era in tempesta. Il cielo aveva ancora un poco di blu ma l’orizzonte era rosso come se stesse arrivando un uragano. Il pescatore chiamò il rombo con la cantilena ed egli arrivò; gli disse del desiderio della moglie di diventare papa e lui lo mandò a casa dicendogli che lo era già.

Sesto e ultimo desiderio di Ilsebil

Tornato a casa, il pescatore trovò sua moglie su un trono alto due miglia, con in testa tre grandi corone. Intorno a lei tanti vescovi e preti. Il pescatore le disse: “Oh moglie, adesso sei papa!Ora sarai soddisfatta, sei papa, più di così non si può!”. Lei allora esclamò: “Ci penserò”, e se ne andarono a dormire. Ma non era soddisfatta, l’ambizione non la faceva dormire e pensava: “Cos’altro posso diventare?”. Finché sorse il sole e allora, guardando fuori dalla finestra, pensò: “Potrei essere io a far sorgere il sole…” e si mise a dare pugni al marito, dicendogli: “Vai dal rombo, digli che voglio essere come il buon Dio!”. Lui trasalì al punto che cadde dal letto. Cercò di farla rinsavire, ma lei disse che non avrebbe avuto pace né la avrebbe data al mondo finché non fosse riuscita a far sorgere il sole.

Fine della storia del pescatore e di sua moglie

Il pescatore fu costretto dall’insistenza e dalle minacce della moglie a tornare al mare, ed egli era preso dai brividi e in preda al terrore. C’era una tempesta terribile e il cielo era nero e pieno di fulmini, le onde del mare erano enormi. Il pescatore chiamò il rombo con la sua cantilena ed egli arrivò. Gli chiese cosa volesse sua moglie, e il pescatore gli raccontò del desiderio di diventare come Dio. Allora, il rombo esclamò: “Tornatene a casa, lei è di nuovo nel tugurio”.

Per approfondire

Tutte le fiabe – Donzelli editore.

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