La figlia della Regina dei fiori

Foto della Figlia della Regina dei Fiori, personaggio per lo spettacolo La Figlia della Regina dei Fiori del teatrino dei burattini di magiediemy.it

La figlia della Regina dei fiori

I protagonisti

Ti presento i burattini protagonisti di questa fiaba:

Il principe

Vivrà tante avventure nella terra dei draghi e della Regina dei Fiori…

Un vecchio

Guiderà il principe verso il drago che fa la guardia al palazzo della regina dei fiori.

La figlia della regina dei fiori

Ballerà per 3 notti col principe e diverranno marito e moglie.

La Trama di “La figlia della Regina dei fiori”

Nei miei spettacoli ho scelto, fra le altre, di rappresentare la fiaba: “La figlia della Regina dei fiori”, per la ricchezza delle avventure e dei personaggi che la popolano e per i messaggi che contiene. Questa antica storia arriva dalla regione Bukovina (attualmente situata fra Romania e Ucraina) e fu inserita da Andrew Lang nel libro “The Yellow Fairy Book” del 1906. Nel mio teatro di burattini si mettono in scena le peripezie di un giovane figlio di re che incontrerà una mamma Drago, la Regina dei fiori e la sua bellissima figliola.

Il figlio del re incontra una vecchina

C’era una volta un figlio di un re che cavalcando arrivò sino al bordo di un fosso da cui giungevano dei lamenti. Vide che sul fondo vi era una vecchina che era caduta e la aiutò a uscire dal fossato dov’era caduta mentre andava a vendere le uova. Essendo ferita a una gamba, decise di portarla a casa al palazzo del re suo padre. La vecchina gli disse che anche se di alto lignaggio, il principe era una cara e buona persona e che meritava la ricompensa che spettava alla sua anima buona. Gli chiese se volesse sposare la figlia della Regina dei fiori e lui annuì. Allora, la vecchina gli disse che per questo sarebbe stato necessario avere una cosa che lei poteva dargli facilmente.

Il dono della vecchina

La vecchina, come ricompensa per la sua buona azione, gli donò una campanella e gli disse che quando fosse stato in difficoltà avrebbe potuto suonare la campanella una volta e sarebbe giunto il re delle aquile, due volte e sarebbe giunto il re delle volpi e tre volte e sarebbe giunto il re dei pesci. Il principe prese la campanella e di ritorno a casa disse al re suo padre che voleva andare a cercare la figlia della Regina dei fiori; quindi, se ne andò in groppa al suo cavallo.

Alla ricerca del palazzo della Regina dei fiori

Cavalcando di qua e di là, il principe non trovava nessuno che gli sapesse indicare la strada per il palazzo della Regina dei fiori. Il suo cavallo era ormai stremato e dovette proseguire a piedi. Incontrò un vecchio, che gli disse che non poteva dirglielo, ma che andando oltre avrebbe trovato suo padre che glielo avrebbe detto. Girò così per molti anni e trovò un uomo vecchissimo, che gli disse la stessa cosa del primo. Continuò a girare e trovò infine un uomo vecchissimo che gli indicò una montagna lontana e gli disse che il castello era sorvegliato da un potente drago, che era nel suo periodo di veglia e che finché non si fosse addormentato non avrebbe potuto avvicinarsi. Se invece avesse proseguito verso un altro monte vicino, avrebbe trovato la madre del drago, che lo avrebbe aiutato.

L’incontro con la madre del drago

Il principe giunse alla dimora della madre del drago, ed ella era davvero brutta! Vide altri sette draghi, che facevano la guardia alla regina e a sua figlia, prigioniere dei draghi. Si rivolse alla madre del drago e le disse che sapeva di dover diventare suo servo per poter raggiungere la regina e sua figlia. La madre del drago confermò e gli disse che il servizio da renderle era portare al pascolo un cavallo per tre giorni e riportarlo tutte le volte indietro sano, altrimenti sarebbe stato divorato dai draghi. Dunque, la mattina dopo gli fu consegnato il cavallo e quasi subito lo perse. Non trovandolo, si ricordò della campanella data dalla vecchina, e la suonò una volta.

Il re delle aquile arriva in aiuto del principe

Una volta suonata la campanella una volta, arrivò il re delle aquile con tante altre aquile, che cercarono e trovarono il cavallo. Il principe lo portò alla madre del drago, che gli donò un mantello di rame per partecipare al ballo che si sarebbe tenuto quella notte dalla regina dei fiori e sua figlia.
Il secondo giorno, il principe voleva portare il cavallo al pascolo, quando di nuovo scomparve. Non trovandolo, suonò la campanella due volte.

Il re delle volpi accorre in aiuto del principe

Al suono della campanella, giunse il re delle volpi con tante volpi al seguito, che cercarono e trovarono il cavallo e lo portarono al principe. Egli lo riportò alla madre del drago, che per ricompensa gli donò un mantello d’argento per partecipare al ballo presso la Regina dei fiori. Ma quella notte, la Regina dei fiori disse al principe di chiedere il terzo giorno alla madre del drago un puledro di quel cavallo, così che avrebbe potuto liberare la regina e sua figlia e si sarebbero potuti sposare. Il terzo giorno, prima di portarlo al pascolo, il cavallo scomparve ancora, e il principe non sapeva dove trovarlo. Allora, suonò la campanella per tre volte.

Il re dei pesci arriva ad aiutare il principe

Al suono della campanella, giunse il re dei pesci col suo esercito di pesci e riportarono al principe il cavallo sano e salvo. Il principe lo consegnò alla madre del drago, che per ricompensa gli diede un mantello d’oro per partecipare al ballo quella notte. Inoltre, gli diede anche il puledro del cavallo, col quale riuscì a liberare la Regina dei fiori e sua figlia e a portarle al loro castello, ormai circondato da fitti cespugli per non essere espugnato, perché tutti volevano rapire la figlia della Regina.

La Regina dei fiori parla al principe

Al castello, la Regina dei fiori disse al principe che avrebbe potuto sposare e vivere con sua figlia ma solo per metà dell’anno; l’altra metà dell’anno ella avrebbe dovuto ricongiungersi alla madre per trascorrere quel tempo assieme sotto la superficie della terra. Fu così che il principe poté sposare la figlia della Regina dei fiori e vivere con lei per metà dell’anno, mentre per l’altra metà tornava a stare presso la madre.

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