FIMO, CERNIT, SCULPEY e altre paste modellabili a confronto
Magiediemy mette a confronto Fimo, Cernit, Sculpey, Art Clay e La Doll in base alla sua esperienza con le paste modellabili (polymerclay e non)
Era la fine degli anni ‘90 quando mi approcciavo per la prima volta a una pasta modellabile polimerica, in giovanissima età. Nella mia città, allora, c’era un solo negozio che vendeva, fra i materiali per l’hobbistica e le belle arti, il Cernit. Sul finire degli anni ‘90 internet era ancora poco sviluppato e non era pensabile recuperare informazioni di questo tipo sul web. Pensando a quanta gente oggi lavora o si diletta con le varie paste modellabili (anche note come argille polimeriche, paste polimeriche, polymerclay) o desidera iniziare a fare piccole creazioni perché magari ha visto profili creativi sui social, ho pensato di scrivere questo articolo. Qui metto a confronto alcune delle più utilizzate paste modellabili: Fimo o Cernit, o Sculpey, Art Clay, La Doll, raccontando di ciascun marchio con la mia recensione di alcuni prodotti e offrendo qualche piccolo consiglio.
1. Cosa sono le paste modellabili
Le paste modellabili sono materiali studiati per la modellazione, la scultura, la realizzazione di oggettistica, gioielli e bijoux o per il divertimento e la creatività infantile. Si dividono in:
- paste modellabili polimeriche (polymerclay)
- paste modellabili non polimeriche
o, ancora, in:
- paste modellabili termoindurenti, come Fimo o Cernit o Sculpey, per le quali occorre un forno per cuocere gli oggetti a temperature specificate dalla casa produttrice. Per le paste modellabili polimeriche, vanno bene i forni elettrici domestici, con temperature fra i 100 e i 130°C per la maggior parte. Non possono essere cotte al microonde però, perché tendono a bruciare. Per quelle non polimeriche, a volte occorrono forni elettrici con rampe di temperatura che arrivano e superano gli 800°C
- paste modellabili autoindurenti, che seccano e solidificano all’aria in poco tempo
1.1. Cos’è Fimo polymerclay?
Fimo è una pasta modellabile la cui primissima versione risale addirittura agli anni ‘30 del XX secolo, quando Käthe Kruse, una donna tedesca pioniera delle bambole d’artista produsse un materiale modellabile che doveva sostituire la plastica per le bambole in serie, ma questo prodotto si mostrò inadeguato alle sue necessità. Allora, lo diede a sua figlia Sophie Rehbinder-Kruse, che con le sue sperimentazioni modificò l’impasto, che prese il nome dal suo soprannome Fifi (FIfi’s MOdeling compound). Nel 1964 la pasta passa alla Eberhard Faber, che la chiama FIMO. Dal 1978 FIMO è proprietà di Staedtler.
Questo prodotto oggi conta due macro categorie: le paste modellabili polimeriche termoindurenti (cioè devono essere cotte) e le paste modellabili che solidificano all’aria (spesso chiamate anche air dry clay, paste autoindurenti e a volte confuse con la porcellana fredda (che però ha una ricetta tutta sua).
1.1.1. Fimo polymerclay termoindurenti
Tale categoria di Fimo è composta da: PVC in polvere, ammorbidenti e additivi. La durezza finale del prodotto, una volta cotto secondo le istruzioni, è data dalla gelificazione della polvere di PVC durante la cottura e dal successivo raffreddamento.
A oggi in questa categoria di Fimo si possono trovare in commercio 5 tipologie:
- Fimo Soft
- Fimo Professional
- Fimo Leather Effect
- Fimo Effect
- Fimo Kids
1.1.1.1. Fimo Soft
Fimo Soft è una pasta modellabile che, come dice il termine inglese soft, indica che è morbida. Infatti, soprattutto per chi ha avuto modo di usare versioni più vecchie di Fimo, l’arrivo della variante soft è stata un notevole miglioramento, in quanto le paste modellabili polimeriche tendono a essere lievemente tenaci e si ammorbidiscono via via che le si lavora con le mani. Fimo Soft ha un impasto tendenzialmente più morbido e più facilmente modellabile, quindi in teoria più comodo.
1.1.1.2. Fimo Professional
La pasta Fimo Professional è attualmente la versione più consistente delle paste modellabili polimeriche Fimo termoindurenti, perché in certi tipi di lavorazione la versione Soft non è adatta, soprattutto laddove è richiesta una certa tenuta della forma modellata o incisa e, quindi, occorre maggiore rigidità dell’impasto.
Un caso particolare merita il Fimo Professional Doll, in panetti anche di grandi dimensioni, in colori che richiamano gli incarnati umani, studiato apposta per la realizzazione di bambole d’artista.
1.1.1.3. Fimo Leather Effect
Fimo Leather Effect è una pasta modellabile polimerica termoindurente che ha un aspetto che somiglia alla pelle e permette di realizzare oggetti che ricordano la finitura e la sensazione tattile della pelle. Questo Fimo mantiene anche dopo la cottura una certa flessibilità che permette una varietà di lavorazioni, rispetto alle altre tipologie di Fimo che assumono notevole rigidità e quindi anche maggiore fragilità agli urti.
1.1.1.4. Fimo Effect
La pasta modellabile Fimo Effect è una polimerica termoindurente che consente di ottenere, a seconda del colore, oggetti con effetti particolari, quali: aspetto parzialmente trasparente (colori traslucidi), per lavorazioni che richiamano, ad esempio, alcune pietre dure o vetri; aspetto che ricorda il metallo (colori metallici); l’effetto glitter (colori glitterati) per donare alle creazioni un effetto glamour, molto adatto alle nuove generazioni; gli effetti fluo per oggetti che si illuminano al buio; gli effetti tipo perlescente o tipo pietra preziosa, per ottenere oggetti che ricordano un po’ l’aspetto di quelle vere. Insomma, con Fimo Effect le possibilità creative sono infinite!
1.1.1.5. Fimo Kids
Fimo Kids è una pasta modellabile polimerica termoindurente per l’infanzia, sia per realizzare facilmente a mano libera delle creazioni giocose, sia per fare le formine con gli stampi.
1.1.1.6. Pro e Contro del Fimo polymerclay termoindurente nella mia esperienza d’uso
Fra i pro e i contro del Fimo che posso evidenziare dopo un uso pluriennale, ci sono:
PRO
- ottima gamma di colori
- ottima gamma di effetti
- nella variante Soft si riesce a manipolare la pasta per realizzare le proprie creazioni senza enormi fatiche
- ottimo per la tecnica millefiori
CONTRO
- è difficile capire la traslucenza della pasta prima di acquistarla e testarla in cottura e molti colori e tipi sono a finitura opaca; se si vuole un effetto tipo porcellana un po’ traslucido col fimo è più difficile ottenere quell’effetto che con altre paste modellabili di altri marchi (vedi ad esempio il Cernit più sotto)
- il Fimo Leather Effect non ha soddisfatto le mie aspettative; l’ho trovato gommoso ma non facilmente modellabile né stendibile col mattarello
1.1.2. Fimo paste modellabili autoindurenti (solidificano all’aria)
Questa categoria di Fimo prende il nome di Fimo Air, perché solidifica all’aria senza bisogno di cottura. La composizione secondo la casa produttrice è caolino in polvere (per basic e natural), acqua, additivi. Un minimo fra 80% e 95% ( a seconda della tipologia di fimo air) sono ingredienti di origine naturale e il prodotto è tossicologicamente e dermatologicamente testato.
A oggi in questa categoria di Fimo si possono trovare in commercio 5 tipologie:
- Fimo Air basic, in diversi colori (bianco, grigio, terracotta, incarnato)
- Fimo Air Granite-effect
- Fimo Air Wood-effect
- Fimo Air Light, in 1 o 2 colori a seconda del codice (bianco, terracotta)
1.1.2.1. Fimo Air basic
La pasta Fimo air basic è modellabile non polimerica e indurisce all’aria. La sua morbidezza la rende perfetta per tantissimi tipi di creazioni, dall’home decor, all’oggettistica artistica, alla realizzazione di gadget, bambole, … Altamente versatile, la sua stabilità si può proteggere passando sopra l’oggetto finito una vernice all’acqua o acrilica trasparente, o una resina trasparente che non sia UV, perché gli oggetti in Fimo Air non possono essere bagnati o lavati se non sono protetti adeguatamente con vernici. In ogni caso, la caratteristica più importante è la buona leggerezza del materiale una volta essiccato, la sua grana molto fine che consente di carteggiare o effettuare altre lavorazioni sull’oggetto indurito.
1.1.2.2. Fimo Air Granite-effect
Fimo Air Granite-effect è una pasta modellabile non polimerica che indurisce all’aria che ricorda molto l’effetto granito, in quanto di colore grigio e puntinato di nero. Anche per questa variante valgono le considerazioni fatte per Fimo Air basic, con tutta la bellezza dell’effetto granito.
1.1.2.3. Fimo Air Wood-effect
La pasta modellabile Fimo Air Wood-effect è non polimerica e indurisce all’aria; ricorda l’effetto legno, più tendente a una pasta di legno che al legno grezzo o naturale, in quanto non sono presenti le venature tipiche. Anche per questa variante valgono le considerazioni fatte per Fimo Air basic, con tutta la bellezza degli oggetti simil legno.
1.1.2.4. Fimo Air light
Fimo Air Light è è una pasta modellabile non polimerica che indurisce all’aria o che si può far solidificare al microonde (è l’unica pasta che, a mia conoscenza, possa essere solidificata al microonde) in soli 10 minuti, ed ha il vantaggio rispetto alle altre versioni di Fimo Air di essere super leggera. La consistenza anche qui molto piacevole per la grana super fine, il colore bianco non è un bianco sporco come altre paste modellabili spesso usate in ambito scolastico, ma è un bel bianco pulito e brillante, ottimo per realizzare oggetti con finalità decorativa per la casa o per scolpire bambole e sculture.
Nella figura 1 è raffigurato un mio burattino il cui volto è stato scolpito da me con Fimo Air basic e successivamente colorato con colori acrilici.

1. Foto di una dei miei burattini realizzati con Fimo Air basic (©magiediemy.it)
1.1.2.5. Pro e Contro del Fimo pasta modellabile autoindurente nella mia esperienza d’uso
Fra i punti di forza e debolezza del Fimo Air che posso evidenziare dopo un uso ripetuto, ci sono:
PRO
- discreta gamma di varianti
- ottima modellabilità e resa
- ottima leggerezza a completa essiccazione per tutte le varianti, superba quella del Fimo Air Light
- grande versatilità sia per l’hobbista che per l’artista
- non richiede l’uso del forno o di forni speciali
- solidifica in tempi sufficientemente buoni (da 1 a 3 giorni in genere, per spessori sotto il cm)
CONTRO
- non sono possibili effetti traslucenti, la finitura è sempre opaca
- gli oggetti creati non possono entrare a contatto con l’acqua se non adeguatamente trattati in superficie con vernici idonee
Non so se si possa classificare fra i pro o contro, ma il Fimo Air Light una volta solidificato ha una consistenza non totalmente dura. Il materiale essiccato mantiene una piccola elasticità residua.
1.2. Cos’è Cernit polymerclay?
Il Cernit è una pasta modellabile polimerica termoindurente che contiene PVC e plasticizzanti. Come il Fimo, visto nei precedenti paragrafi, solidifica dopo cottura.
Nasce negli anni ‘60 del XX secolo a Praga, in Repubblica Ceca, grazie a due scienziati, e prende il nome dalla scienziata donna, che si chiamava Cerna. Poi trasferitisi in Germania, trovano modo di proseguire il business e nasce la prima produzione in fabbrica a Francoforte. Nel 2000 si avvia la collaborazione fra uno dei due inventori e la casa produttrice della pasta modellabile che si secca all’aria Darwi e nel 2007 invece il marchio Cernit viene messo in vendita e viene acquistato dalla marca belga Darwi.
La pasta modellabile Cernit non ha a tutt’oggi sviluppato categorie differenti dalla pasta polimerica termoindurente e non è possibile scegliere Cernit o Fimo oppure Cernit o Sculpey nelle versioni air-dry.
1.2.1. Tipologie di Cernit polymerclay
Nel mio percorso di utilizzo dalla seconda metà degli anni ‘90 a oggi, ho visto uscire sul mercato via via nuovi tipi a partire dal Cernit Number One, che in quegli anni era l’unico disponibile nel negozio fisico di belle arti della mia città.
Le tipologie oggi disponibili sono ben 8:
- Cernit Number One (che è cambiato rispetto a quando iniziai a usarlo personalmente)
- Cernit Opaline
- Cernit Translucent
- Cernit Pearl
- Cernit Neon Light
- Cernit Natural
- Cernit Metallic
- Cernit Doll
In figura 2 si può vedere la mia scultura “Il dono di Rubus”, realizzata interamente con Cernit di varie tipologie.

2. Foto della mia scultura “Il dono di Rubus” (©magiediemy.it)
1.2.1.1. Cernit Number One
Il Cernit Number One è una pasta polimerica modellabile in 54 colori, con resa finale opaca (negli anni ‘90 quando cominciai a utilizzarlo invece era più simile al translucent o all’opaline, tendeva dpo cotto a una lieve trasparenza). Questi colori con finitura opaca possono comunque essere lucidati con vernici glossy. Il Cernit Number One ha una consistenza simile al Fimo Professional in quanto a lavorabilità.
1.2.1.2. Cernit Opaline
La pasta polimerica modellabile Cernit Opaline esiste in 22 colori, con resa finale semi trasparente. La gamma di colori è un po’ limitata. L’effetto finale si potrebbe definire simile a quello di uno di quei frammenti di vetro che si trovano a volte sulle spiagge, opacizzati dall’azione della sabbia e del mare ma che mantengono una certa trasparenza.
1.2.1.3. Cernit Translucent
Il Cernit Translucent è una pasta polimerica modellabile in soli 15 colori, con resa finale traslucida. La gamma di colori è piuttosto limitata, la resa è lievemente più trasparente del Cernit Opaline. Può essere una opzione buona per oggetti che vogliono richiamare certe pietre preziose un po’ trasparenti. Per i colori più scuri o accesi questa traslucenza tende a perdersi rispetto ai colori più chiari e al bianco.
1.2.1.4. Cernit Pearl
La pasta modellabile Cernit Pearl è polimerica ed esiste in soli 9 colori, con resa finale opaca come il Cernit Number One. La gamma di colori è veramente molto limitata, ma si può compensare parzialmente mescolando il Cernit Pearl Perlescent con altri tipi di Cernit, per dare loro un tocco perlato e ottenere colori più vicini a quello che ci occorrerebbe. Questa tipologia è ottima per creare gioielli che ricordano la madreperla. In figura 3 puoi vedere il bell’effetto della pasta modellabile Cernit Pearl nel color perla sulla testa della piccola scultura portacandela “Calendula Vesak”.

3. Effetto del Cernit Pearl sulla testa della scultura portacandela “Calendula Vesak” (©magiediemy.it)
1.2.1.5. Cernit Neon Light
Il Cernit Neon Light è una pasta polimerica modellabile in soli 4 colori, con resa finale opaca come il Cernit Number One. La gamma di colori limitatissima consente solamente di dare un tocco neon, cioè di dare alle nostre creazioni la possibilità di illuminarsi al buio una volta esposte a una fonte luminosa, in quanto l’impasto di questo tipo di Cernit è sensibile ai raggi UV.
1.2.1.6. Cernit Natural
La pasta modellabile polimerica Cernit Natural esiste in soli 3 colori, con resa finale opaca. La sua caratteristica è l’aspetto simile a una roccia tipo il granito (il colore granito è grigia con puntini neri, ma esistono anche il colore basalto che è un verde chiarissimo puntinato di nero e il colore savannah, una specie di beige puntinato di nero). Questa tipologia di Cernit è stata studiata per creazioni dove si vuole riproporre l’aspetto di una pietra naturale. L’effetto di questo tipo di Cernit si può vedere nelle figure 4 e 5, che mostrano la mia scultura “Piccola Coperta di Bosco” in pasta polimerica dove le rocce sono state realizzate col Cernit Natural.

4. Foto della piccola scultura “Piccola Coperta di Bosco” (©magiediemy.it)

5. Foto della lavorazione delle rocce realizzate per la piccola scultura in pasta polimerica “Piccola Coperta di Bosco” (©magiediemy.it)
1.2.1.7. Cernit Metallic
Il Cernit Metallic è una pasta polimerica modellabile in 24 colori, con resa finale opaca e aspetto metallizzato. Non si tratta, però, di un effetto che ha la stessa resa del metallo ma di colori metallizzati, come per esempio le vernici metallizzate delle automobili. Alcuni colori sono più vicini di altri ai metalli corrispondenti. Può essere, comunque, interessante utilizzare questa tipologia di Cernit nelle proprie creazioni, specie per i bijoux in polymerclay.
1.2.1.8. Cernit Doll
La pasta modellabile polimerica Cernit Doll esiste in 8 colori, con resa finale opaca. I colori richiamano diverse tipologie di incarnato più il colore bianco. Questa tipologia di Cernit è stata studiata per realizzare bambole artistiche, in quanto viene proposta in tutte le principali sfumature di colore della pelle umana e in panetti da 500 g, perché chi realizza bambole con le paste polimeriche ha necessità di quantità molto maggiori di materiale rispetto ad altro tipo di creazioni. La malleabilità è praticamente quella del Cernit Number One ma la resa è un poco traslucida. Volendo scegliere se usare il Cernit o Fimo o Sculpey, la pasta Cernit Doll ha dei corrispettivi simili in Professional Doll o Living Doll, rispettivamente).
1.2.1.9. Pro e Contro del Cernit pasta modellabile nella mia esperienza d’uso
Fra i pro e i contro della pasta modellabile Cernit che posso evidenziare dopo un uso ormai pluridecennale, ci sono:
PRO
- ottima gamma di varianti per il Number One e il Metallic
- buona modellabilità e resa
- grande versatilità sia per l’hobbista che per l’artista
- ottima possibilità di mescolare le varie tipologie per ottenere nuovi effetti e rese
CONTRO
- per alcune tipologie (opaline, translucent, pearl, nature, …) sono disponibili pochissimi colori e ciò può rendere difficile ottenere l’effetto che si desiderava o immaginava
- sono presenti alcuni effetti che non si possono ritrovare nei competitor di Cernit
- meno adatto alla tecnica millefiori rispetto al Fimo per via della diversa consistenza e lavorabilità (qualunque tipologia di Cernit è tendenzialmente più dura rispetto al Fimo Soft)
1.3. Cos’è Sculpey polymerclay?
Sculpey è una pasta modellabile polimerica prodotta all’inizio degli anni ‘60 del XX secolo negli Stati Uniti dalla Polyform, ma con scopi relazionati ai trasformatori elettrici. Non avendo la pasta caratteristiche idonee, fu utilizzato dalla fine degli anni ‘60 nell’industria manifatturiera e fu poi messo in vendita al dettaglio in piccoli negozi per le belle arti e hobbistica.
La caratteristica che ha reso Sculpey un efficace competitor di Fimo è stata la sua maggiore morbidezza, data dalla composizione e dalla quantità di oli che tengono in sospensione i polimeri nella pasta modellabile.
Attualmente Sculpey è proposto in 3 macro categorie:
- Sculpey Polymerclay, la pasta modellabile termoindurente polimerica
- Sculpey Air-Dry, la pasta modellabile che secca e solidifica all’aria
- Sculpey Non-Dry, la pasta modellabile che non secca, praticamente è una sorta di plastilina adatta all’infanzia
1.3.1. Sculpey Polymerclay
Sculpey Polymerclay è una pasta modellabile termoindurente polimerica e, sulla base di quanto riportato nel sito ufficiale, esiste in 6 tipologie.
1.3.1.1. Sculpey Original
La pasta modellabile Sculpey Original, come dice il nome stesso, è la prima versione. Esiste a oggi in 3 colori (bianco, granito e terracotta) e in pacchetti di peso differente. Morbido e facile da scolpire, modellare, è stato per anni lo Sculpey più utilizzato.
1.3.1.2. Sculpey Premo
Sculpey Premo è una pasta modellabile polimerica che esiste in 62 colori e in 3 quantità. Secondo le informazioni sul sito ufficiale, è abbastanza morbida da essere miscelata per ottenere tonalità diverse o effetti diversi ma abbastanza stabile, solida, da tenere la forma e i dettagli più fini nel corso della modellazione, per cui è adatta sia alla tecnica mokume-gane, sia alla tecnica millefiori e alla tecnica mica shift. Viene consigliata sia per principianti che per chi ha esperienza avanzata, proprio per via della sua buona morbidezza ma al contempo fermezza durante la modellazione.
1.3.1.3. Super Sculpey
Super Sculpey è una pasta modellabile polimerica prodotta in 5 colori e in 2 formati. La variante Living Doll è stata pensata per la realizzazione di bambole artistiche ed è disponibile in 4 tonalità di incarnato. La variante Ultralight è abbastanza leggera ma anche abbastanza resistente; è molto usata come sostituto del riempimento di oggetti da scolpire e modellare al posto dell’alluminio in fogli ed ha colore bianco. Altre tipologie sono: Super Sculpey (grigio o beige), Super Sculpey Medium (grigio) e Super Sculpey Firm (grigio). La versione Medium è intermedia tra la morbidezza del Super Scupey e la maggiore stabilità e fermezza alla modellazione della sua versione Firm. Queste tipologie sono molto usate per realizzare statuine, modellini, … Se si volesse avere scelta fra i marchi per questo tipo di prodotto, quindi optare per Sculpey o Fimo o Cernit, non si hanno corrispettivi negli ultimi due marchi.
1.3.1.4. Sculpey III
La pasta modellabile polimerica Sculpey III esiste attualmente in 50 colori e 3 formati. È morbida e facile da usare e modellare, perciò è ottima per principianti, per chi realizza oggettistica ma è perfetta anche per far divertire bimbe e bimbi. Può essere miscelata con altri tipi di Sculpey come il Premo.
1.3.1.5. Sculpey Souffle
Sculpey Souffle è una pasta modellabile polimerica disponibile ad oggi in 31 colori e in 2 formati. È più leggera di altri tipi di Sculpey dopo cotta, ed ha un aspetto visivo e tattile che ricorda il velluto. Dalle mie esperienze, ne ricorda solo vagamente l’aspetto, non si devono avere grandi aspettative perché è sempre e comunque una pasta modellabile. Grazie alla sua fermezza tiene bene i dettagli ed è quindi una bella opzione per le tecniche mokume-gane, millefiori e bargello. Inoltre, dopo la cottura mantiene una certa buona flessibilità che la rende adatta a decorare borse, creare etichette per oggettistica, abbellire le proprie creazioni in carta e cartoncino. In figura 6 si vede la resa della base della mia scultura “Coraline”, che ho realizzato con questa tipologia di Sculpey.

6. Foto della mia scultura “Coraline”, dove la spiaggia è realizzata in pasta polimerica Sculpey Souffle (©magiediemy.it)
1.3.1.6. Sculpey Bake Shop
La pasta modellabile polimerica Sculpey Bake Shop esiste in 14 colori e un formato. È molto morbida e quindi è ottima per l’infanzia; ha una consistenza simile all’argilla ma non secca all’aria e per solidificare deve essere cotta in forno. Esistono anche 3 altre varianti vendute in set di 6 panetti di colori base: Sculpey Bake Shop Eraser, Sculpey Bake Shop Bendy e Sculpey Bake Shop Glow In The Dark.
Sculpey Bake Shop Eraser, una volta cotta, diventa una gomma da cancellare, quindi è un prodotto bellissimo per far lavorare bimbe e bimbi per realizzare le proprie gomme da cancellare personalizzate per la scuola. La variante Sculpey Bendy resta morbida e flessibile dopo la cottura e può essere attorcigliata. Infine, la variante Sculpey Glow In The Dark si illumina al buio. Non vi sono alternative per Eraser e Bendy e non si può scegliere se Sculpey o Fimo o Cernit.
1.3.2. Sculpey Air-Dry
Sculpey Air Dry è una pasta modellabile non polimerica che secca e solidifica all’aria. Può essere vista come la concorrente di Fimo Air.
Esistono due tipologie: Sculpey Air-Dry e Sculpey Air-Dry Porcelain Clay. Il primo tipo è facile da modellare, leggero e durevole, ha finitura liscia e opaca ed è prodotto in 2 colori (bianco e terracotta). Il secondo esiste solo nel colore bianco ed ha una resa liscia e traslucida simile alla porcellana una volta essiccato; è perfetto per fiori, gioielli e statuine. In qesta categoria si può solo scegliere se Sculpey o Fimo.
1.3.3. Sculpey Non-Dry
La pasta modellabile Sculpey Non-Dry è non termoindurente, simile alla plastilina, ed è venduta in confezione da 52 colori. Non secca mai e non può essere cotta. È la pasta modellabile perfetta per l’infanzia.
1.3.4. Pro e Contro della pasta modellabile Sculpey
La mia esperienza non comprende tutti i tipi e le varianti di Sculpey, perciò le mie valutazioni sono legate alle tipologie che ho sperimentato: Sculpey Original, Sculpey Premo, Sculpey III e Sculpey Souffle.
Fra i pro e i contro ci sono:
PRO
- ottima gamma di varianti
- buona modellabilità e resa, ma se si vuole un effetto traslucente è più difficile trovare colori e opzioni rispetto al Cernit
- grande versatilità sia per l’hobbista che per l’artista
- ottima possibilità di mescolare le varie tipologie per ottenere nuovi effetti e rese
- sono presenti alcuni effetti che non si trovano in Fimo o Cernit (per esempio l’effetto velluto di Sculpey Souffle fra le paste polimeriche termoindurenti e l’effetto traslucido simil porcellana di Sculpey Air-Dry Porcelain Clay per le paste modellabili autoindurenti)
CONTRO
- per alcune tipologie sono disponibili pochi colori e ciò può rendere difficile ottenere l’effetto desiderato
1.4. Cos’è Art Clay (silver, gold, copper, bronze)
Art Clay è una pasta modellabile di metallo prezioso di Aida Chemical Industries Co.,Ltd, una azienda giapponese. La pasta può essere modellata a mano e cotta in certi casi anche sul fornello di cucina e solidifica diventando metallo prezioso. Pertanto, Art Clay è la pasta modellabile per chi desidera realizzare i propri gioielli originali e unici in metallo prezioso.
Il prodotto è disponibile oggi come argento, oro, rame e bronzo. Sono tutti impasti prodotti da polveri di metallo miscelate con leganti non tossici e acqua. Una volta cotti, i leganti bruciano e resta metallo praticamente puro. Un cenno storico: Art Clay nasce nel 1995 ed è stata introdotta al pubblico da Tokyu Hands. È utilizzato in oltre 47 nazioni e l’azienda produttrice sta continuando a studiare nuove possibilità d’evoluzione del prodotto. Non è confrontabile, quindi, con paste come Sculpey o Fimo o Cernit.
1.4.1. Art Clay Silver
L’impasto ArtClay Silver è disponibile in tre consistenze: Clay, Syringe e Paste. Vi sono poi anche alcune varianti, esistenti solo in alcuni formati: ST, 950, Slow Tarnish, Paper e Overlay. Vediamo brevemente le tipologie di Art Clay Silver esistenti.
1.4.1.1. Art Clay Silver in panetto modellabile (Clay)
Art Clay Silver Clay è la versione base, per la maggior parte delle creazioni specialmente se si utilizzando stampi, perché è una sorta di argilla morbida. Un esempio di prova che avevo fatto con questa è la figura 7 (il gancetto per infilare la collanina è stato acquistato in un negozio specializzato; si nota sia l’evidente ossidazione dell’argento data dal trascorrere del tempo, sia la colla che ho dovuto usare per incollare la perla, che ha macchiato irreversibilmente la perla stessa).

Figura 7. Esempio di prova fatta con Art Clay Silver (Clay) (©magiediemy.it)
1.4.1.2. Art Clay Silver in siringa (Syringe)
La variante Art Clay Silver Syringe si utilizza per effetti 3D o riempimenti, ha una consistenza più dura dell’Art Clay Silver Paste. Viene venduta in 3 differenti quantità e in alcuni casi con ugelli di diverso diametro. Dall’utilizzo come totale neofita dell’Art Clay Silver, la siringa è molto difficile da utilizzare per mani inesperte per ottenere dei lavoretti che siano almeno un minimo degni di essere mostrati o regalati.
1.4.1.3. Art Clay Silver in pasta cremosa (Paste)
Art Clay Silver Paste si presenta in un contenitore di plastica e l’impasto ha una maggior quantità d’acqua del Clay. Serve per incollare assieme più pezzi. Si può applicare a pennello su superfici quali foglie, fiori secchi, … che una volta bruciate consentono di ottenere dei pezzi con la forma e la texture dell’oggetto su cui la pasta è stata applicata. Aiuta anche a riempire piccole crepe su pezzi già realizzati.
1.4.1.4. Art Clay Silver ST(Slow Tarnish)
La pasta Art Clay Silver che va sotto il nome di Art Clay Silver ST (Slow Tarnish) è a bassa ossidazione. Infatti ossida 10 volte più lentamente degli altri tipi. Esiste come Clay, Syringe e Paste.
1.4.1.5. Art Clay Silver 950
Art Clay Silver 950 è una tipologia di Art Clay Silver la cui purezza in argento dopo cottura è al 95%, quindi lievemente inferiore ad altre tipologie. La Clay è stata sviluppata per usi professionali perché il pezzo finito è il 60% più resistente che se fosse realizzato con la versione base. L’aspetto è un argento più scuro. Si presenta solo in panetto (Clay) e ha lo svantaggio che non può essere cotto su fornello o su forno aperto, ma richiede un forno elettrico con 2 rampe di temperatura sino a 500°C e poi sino a 870°C.
1.4.1.6. Art Clay Silver Paper
La variante Art Clay Silver Paper si presenta in fogli, in pacchetti da 10 g (il foglio ha dimensioni 75×75 mm e spessore 0.25 mm), piegabili per realizzare origami, intagliabili, arrotolabili, tagliabili, … Occorre un forno elettrico con temperature di 800°C o 850°C.
Esistono anche le varianti Art Clay Silver Paper Type Long e Art Clay Silver Paper Type Plus, che sono fogli a rettangolo lungo 40×200 mm la prima e a quadrato 85 x 85 mm la seconda, che ha inoltre uno spessore 2.4 volte maggiore del Paper e del Paper Long.
1.4.1.7. Overlay Silver Clay
Overlay Silver Clay è un prodotto esistente solo in versione Paste, formulato per legare con superfici non porose o verniciate come ceramica, porcellana o vetro.
1.4.2. Art Clay Copper
L’impasto Art Clay Copper è fatto di rame ed esiste solo come Clay, quindi in panetto. Come Art Clay Silver 950 richiede un forno elettrico con temperatura di cottura a 970°C.
1.4.3. Art Clay Gold
Art Clay Gold esiste in due varianti: K22 in versione Clay e Paste.
1.4.3.1. Art Clay Gold K22
La variante Art Clay Gold (K22) è un impasto d’oro ed esiste solo in versione Clay (panetto). Una volta cotto, il pezzo è oro 22 carati (purezza in oro 95%). Il panetto pesa 3 g.
1.4.3.2. Art Clay Gold Paste
Art Clay Gold Paste è l’impasto in oro disponibile in vasetto da 5 ml, si presenta in forma liquida viscosa e può essere applicato su pezzi in Art Clay Silver, ceramica, porcellana o vetro. La purezza in oro del pezzo cotto è a 22 carati.
1.4.4. Art Clay Bronze
La tipologia di Art Clay che va sotto il nome di Art Clay Bronze si presenta in panetto (Clay) da 50 g, contiene una certa percentuale di stagno (10% sul pezzo finito) e deve essere cotto in un carbone attivo e in atmosfera riducente mediante un forno elettrico programmabile. Pertanto, il suo utilizzo non è semplice né adatto a tutti.
1.4.5. Pro e Contro della pasta modellabile Art Clay e sue varianti
Le mie valutazioni sono legate in parte alle informazioni reperite sul web ma anche alle tipologie che ho sperimentato: Art Clay Silver (Clay) e Art Clay Silver (Syringe).
Fra i pro e i contro, vi sono:
PRO
- i metalli preziosi sono tutti rappresentati
- le tipologie di impasto offerte sono buone, soprattutto per il Silver
- con qualche tipologia di Art Clay si possono cuocere i pezzi sul fornello di cucina e ciò offre possibilità di realizzazione di piccole creazioni in vero metallo prezioso anche a neofiti
CONTRO
- risultati poco soddisfacenti se si ha poca o nulla esperienza
- per diverse varianti e tipologie di prodotto occorre un forno elettrico che abbia rampe di temperatura che arrivano e superano gli 800°C
- il costo del materiale è abbordabile ma non è certamente paragonabile alle paste polimeriche e alle paste autoindurenti
- il pezzo deve essiccare bene prima di essere cotto
1.5. Cos’è La Doll Clay
La Doll Clay è una pasta modellabile dell’azienda giapponese Padico. L’azienda ha voluto rinnovare il concetto comune di pasta modellabile come pesante, fragile, rigido, studiando una ricetta innovativa che contiene pietra naturale in polvere.
L’impasto è a grana fine ed è molto malleabile, una volta secco è leggero, resistente. La resa è liscia, perfetta per la creazione di bambole artistiche, case in miniatura, diorami. È una pasta modellabile non polimerica e solidifica all’aria. Come pasta air-dry, si può confrontare con Fimo o Sculpey nelle versioni autoindurenti.
Esiste La Doll in versione diciamo classica, che è la versione base (in panetti o in pasta in vasetto), e poi vi sono le varianti La Doll Premix e La Doll Premier (in panetti), che presento brevemente di seguito.
1.5.1. La Doll Premier
La pasta modellabile Doll Premier è autoindurente studiata per ottenere rispetto alla versione base maggiori e più fini dettagli, con resistenza eccezionale, ultraleggerezza, grande morbidezza dell’impasto che lo rende perfetto per realizzare bambole artistiche. Il bianco è molto pulito ed è addirittura il 40% più luminoso della versione base, già molto luminosa rispetto ad altre paste della stessa tipologia e di competitor.
In figura 8 si può vedere il risultato che ho ottenuto con La Doll Premier per realizzare la testa di unburattino (lavorando la pasta sopra una palla di polistirolo).

Figura 8. Risultato di una testa di burattino scolpita con La Doll Premier (©magiediemy.it)
1.5.2. La Doll Premix
La Doll Premix è la pasta modellabile autoindurente studiata per ottenere una luminosità del bianco elevata e una consistenza a metà strada fra La Doll base e Premier. É estremamente leggera e ha una resistenza maggiore; è perfetta per realizzare bambole ball-jointed. Nella mia esperienza d’uso, mostra uno sfilacciamento simile alla cartapesta finissima che rende meno belli i particolari e le finiture di un pezzo rispetto a La Doll Premier. In figura 9 si vede un pezzo in lavorazione, che ho realizzato con questa pasta.

Figura 9. Un pezzo di una scultura rappresentante un arco, per una creazione dal sapore indiano, ancora da completare con altre parti, che ho realizzato con La Doll Premix (©magiediemy.it)
1.5.3. Pro e Contro della pasta modellabile La Doll
La mia esperienza comprende l’uso delle varianti La Doll Premier e La Doll Premix, perciò le mie valutazioni sono legate in parte anche alle tipologie che ho utilizzato.
Fra i pro e i contro ci sono:
PRO
- Ottima luminosità del bianco, che difficilmente si trova in altri impasti di altri competitor
- Ottima leggerezza, che ho riscontrato solo con Fimo Air Light
- grande modellabilità e resa super liscia, per risultati eccellenti
CONTRO
- Il colore è unico (bianco), perciò per avere paste di colori un po’ diversi occorre miscelare colori acrilici o a tempera ma non si otterranno mai colori abbastanza scuri; però si può pitturare sopra
- L’impasto base tende a ritirarsi più delle altre due varianti, perciò possono crearsi crepe in fase di essiccazione
1.6. Quindi: Sculpey o Fimo?
Se si volesse rispondere alla domanda “è meglio Sculpey o Fimo come pasta modellabile?”, si dovrebbero considerare diversi aspetti. Innanzitutto, come abbiamo visto nei precedenti paragrafi, ciascuna delle due marche ha caratteristiche diverse che la rendono più o meno idonea a specifiche lavorazioni e creazioni. In ogni caso, per la mia personale esperienza con alcune tipologie di Sculpey o Fimo:
- ho trovato più confortevole l’uso dello Sculpey nelle varietà più morbide per le mie piccole sculture in polymerclay e soprattutto ho trovato colori più rispondenti a ciò che avevo in mente per alcune parti delle mie creazioni
- nelle tecniche millefiori scegliere Sculpey o Fimo non è banale per una resa fantastica: trovo più confortevole utilizzare il Fimo perché tiene benissimo la forma ed è il più usato in questo tipo di creazioni
- Sculpey tende a essere molto più opaco in generale rispetto a Fimo
1.7. Quindi: Cernit o Fimo?
Per rispondere alla domanda “è meglio Cernit o Fimo come pasta modellabile?”, facendo ricorso alla mia esperienza estesa con le due paste, posso dire che:
- Cernit è per me la migliore soluzione nella varietà Doll per chi sta cercando una buona pasta modellabile polimerica nei colori dell’incarnato per realizzare bambole, per via della consistenza e della lieve traslucenza porcellanosa, che dà un effetto maggiormente realistico rispetto alle varietà Fimo Doll
- per le tecniche millefiori scegliere Cernit o Fimo non è banale, perché Fimo tiene bene le forme e non si mescola facilmente nei colori mentre Cernit è meno affidabile
- Fimo non fornisce molte opzioni se si desidera l’effetto traslucido, mentre Cernit ha sviluppato sia la variante Opaline che la variante Translucent
- Fimo ha sviluppato l’effetto pelle (Leather) che, per quanto personalmente abbia un po’ deluso le mie aspettative, resta l’unico fra i marchi di paste modellabili polimeriche
1.8. Quindi: Cernit o Sculpey?
Rispondendo alla domanda “è meglio Cernit o Sculpey come pasta modellabile?”, facendo ricorso alla mia esperienza pluridecennale col Cernit e pluriennale con Sculpey, posso dire che:
- Cernit è migliore per ottenere un effetto traslucido tipo la porcellana o il vetro opacizzato
- Sculpey, nelle varianti studiate per il modellismo e la scultura, è un ottimo materiale per chi fa sculture, statuine, figurine (per esempio per il collezionismo, le fan art, …)
- Sculpey ha sviluppato l’effetto velluto (Souffle) che, per quanto personalmente abbia lievemente deluso le mie aspettative, resta l’unico fra i marchi di paste modellabili polimeriche
1.9. Quindi: Fimo Air o La Doll?
La risposta alla domanda “è meglio Fimo Air o La Doll come pasta modellabile che secca all’aria?”, in funzione della mia esperienza personale con i due materiali, è che preferisco usare La Doll perché ha una consistenza più morbida (nella varietà Premium), un tempo di essiccazione poco più lungo che mi ha agevolato nella scultura delle teste di alcuni burattini (rispetto a Fimo Air che essicca un pochino più rapidamente) e un bianco più luminoso. Però, penso anche che Fimo Air sia in ogni caso un ottimo materiale per chi ama le paste modellabili che seccano all’aria. Non trovo particolari differenze che rendano le due macro categorie una nettamente migliore dell’altra.
1.10. Mischiare e combinare le paste modellabili (polymer clay): si o no?
Una delle cose più comuni fra chi desidera usare le paste modellabili è chiedersi se c’è compatibilità fra i vari marchi per miscelarli e/o combinarli nelle proprie creazioni. Di seguito farò qualche breve considerazione basata sulla mia esperienza personale. Mentre Fimo o Cernit hanno per molte loro varianti una buona compatibilità, in parte dovuta anche alla temperatura di cottura ottimale indicata (110°C per Fimo, fra 110 e 130°C per Cernit), Fimo o Sculpey polymerclay hanno differenti temperature ottimali (130°C per Sculpey), che potrebbero portare a effetti e durezza finale del pezzo realizzato non desiderati. Nella miscelazione, Cernit o Sculpey possono essere compatibili per temperature di cottura consigliate ma per durezza ed effetti si potrebbero verificare anche in questo caso risultati non desiderati. È fondamentale sperimentare e testare.
1.10.1 Mischiare paste modellabili
Se ci si sta chiedendo “Ma è possibile mescolare fra loro le paste modellabili dei vari marchi o no?”, avendo ormai molta esperienza in merito, posso dire che, per la maggior parte dei casi, mescolare le paste Fimo o Cernit, Cernit o Sculpey, Sculpey o Fimo o tutte e tre assieme non produce particolari effetti particolarmente negativi. Alcune tipologie non si riescono a mescolare, come Fimo Leather con altre paste. Purtroppo però, mescolare marchi porta a dover decidere una temperatura di cottura e una durata arbitrari, perché ciascun impasto ha temperature e tempi consigliati differenti (seppur di poco) e poco si sa del comportamento di un mix di marche e relative varianti. È molto rilevante l’esperienza di chi le usa.
1.10.2 Combinare paste modellabili
Ti stai chiedendo se si possono realizzare pezzi con parti fatte con paste modellabili dei diversi marchi? Dipende. Come nel paragrafo 1.10.1., laddove le varietà scelte hanno tempi e temperature di cottura abbastanza differenti, certe parti saranno ben solidificate e altre avranno una flessibilità residua perché cotte a una temperatura lievemente inferiore a quella ottimale. Se si è superata la temperatura ottimale, l’eccesso di cottura di qualche parte potrebbe portare a un cambiamento del colore e a una differenza nella resistenza/fragilità. Cernit o Fimo hanno temperature simili (Fimo ha temperatura indicata pari al minimo dell’intervallo di Cernit); Cernit o Sculpey idem (Sculpey ha temperatura indicata pari al massimo dell’intervallo di Cernit); Fimo o Sculpey sono meno compatibili per via di una differenza di 20°C fra le temperature indicate.

10. Foto della scultura “Fiocco di Cotone”, realizzata con la combinazione di parti in Fimo, Cernit e Sculpey (©magiediemy.it)
Approfondimenti
sito del marchio Staedtler che presenta la gamma FIMO
pagina in inglese di Wikipedia che parla di Käthe Kruse, inventrice della prima versione di FIMO
pagina di Wikipedia che parla dell’origine del nome FIMO
pagina di Staedtler che presenta la storia del FIMO e le sue tipologie attuali
pagina di Polyclayplay.com con una breve storia del Cernit
pagina di Wikipedia che racconta la storia di Sculpey
pagina di Sculpey.com dove si trovano tutte le categorie e le tipologie di Sculpey
pagina di Wikipedia che parla della tecnica mokume-gane
pagina de gliartigianauti.com che parla della tecnica millefiori con polymerclay
pagina di jessamatutorials.com che parla della tecnica bargello con polymerclay
pagina di artclay.co.jp che parla di art clay